News ed eventi

News ed Eventi Must

Venerdì 9 Novembre 2018 s'inaugura presso il MUST - Museo storico Città di Lecce la mostra : "Galleria Zero".
Evento espositivo finale del "Progetto Incipit. Rete di esposizioni tra Accademia e Territorio" . Un progetto a cura dell'Accademia di Belle Arti di Lecce, patrocinato dalla Città di Lecce, da un'idea di Fernando de Filippi e Andrea Rollo,curato da Angelo Maria Monaco, Ester Maria Valentina Annunziata, Patrizia dal Maso e con la collaborazione di Serena Leone, Marco Calogiuri e Pippo Bolognini.

60 opere di 50 allievi ABA, dopo 11 esposizioni in 8 gallerie salentine, approdano per la mostra finale al MUST di Lecce.

Vernissage venerdì 9 novembre ore 19.30 con la partecipazione degli Assessori Antonella Agnoli e Rita Miglietta, i galleristi Mauro Marino, Gigi Rigliaco, Nunzia Perrone, Alice Caracciolo, Enzo Scaramuzza, Mirella Coricciati, Mario Passabì, Riccardo Leuzzi.

La mostra sarà visitabile sino al 23 Novembre 2018 nei seguenti orari :
- 10:00 / 13:30 ;
- 15:30 / 19:00
Tutti i giorni dal martedì alla domenica, escluso il lunedì.

www.accademialecce.it
www.mustlecce.it
Segreteria Must : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; 3285842114/0832241067

Il Museo visto da te

Visita a più voci e più sguardi alle mostre temporanee del MUST
insieme a Carmelo Leone e Giuseppe Zilli, autori delle mostre "Poesia del reale" e "Arc- en- ciel"

"Sembra questo, sembra quello..." Quante volte ci siamo posti questa domanda, guardando un'opera d'arte contemporanea, cercando di coglierne il senso e di interpretare il linguaggio visivo e poetico del suo autore?

"Il Museo visto da te" è un appuntamento promosso dai Servizi Educativi del MUST, e a cura di LedA Laboratori, per coinvolgere i pubblici in una vista partecipata alle mostre di Giuseppe Zilli e Carmelo Leone, in occasione del loro finissage, che accompagneranno i fruitori in una visita inedita e sorprendente.

Non saranno delle semplici visite guidate ma delle esperienze di condivisione e partecipazione, singola e di gruppo, mediate dal racconto che gli artisti faranno del loro processo creativo e completate da attività giocose di rielaborazione di spunti, idee, sensazioni da parte dei partecipanti.

A partire dalla riflessione di Eilean Hooper: "Si contano i visitatori o sono i visitatori che contano?" l'attività ha tra le finalità quella di incoraggiare un attivo coinvolgimento del pubblico attraverso un'interazione ricca e un confronto validante, rendendo in tal modo ognuno creatore e attivatore di nuovi valori culturali per il Museo Storico della Città e per il suo patrimonio culturale.

31 ottobre, MUST - Museo storico Città di Lecce
ore 19- 21

Ingresso 5 euro
Per adulti

Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; 393.8438170

Atelier di pittura. Corso di disegno e tecniche pittoriche per bambini 6- 12 anni

I Servizi educativi del MUST- Museo Storico Citta' di Lecce, curati da laboratori LedA promuovono per il terzo anno
consecutivo ATELIER DI PITTURA il corso di disegno e tecniche pittoriche per bambini.
Un vero e proprio percorso formativo, che mira a tirar fuori e esaltare i talenti di tanti bambini e ragazzi
particolarmente inclini alle arti visive e che, allo stesso tempo, ha la finalità di accompagnare nella scoperta della
propria manualità, con strumenti pedagogici consolidati e garantiti, anche i bambini che sentono l’arte e la creatività
un po’ distante dal loro mondo.
LedA propone negli spazi del laboratorio d'arte del Must, a partire dal mese di ottobre una scuola, una palestra per
tutte le giovani menti che sono alla ricerca di una loro dimensione espressiva, che hanno una passione e desiderano
coltivarla sin da giovanissimi, un luogo dove non si imparano e sperimentano solo i fondamenti di diverse discipline
artistiche ma un club dove, soprattutto i bambini e i ragazzi, possono nutrire e condividere una passione.
Ad accompagnare i ragazzi in questi percorsi base e avanzati saranno docenti specializzati.
Il programma si sviluppa prendendo spunto da opere della storia dell'arte e dalle illustrazioni tratte dagli albi
illustrati- che fanno parte della Libroteca d’Arte del MUST, biblioteca specializzata in libri illustrati per ragazzi- che
meglio si prestano ad esprimere le emozioni bambini ed dei ragazzi.
I bambini impareranno dapprima ad usare diversi tipi di matite, a individuare le ombre e le luci, sviluppare
gradualmente il senso dell'osservazione e delle proporzioni. In questa fase useranno il carboncino che è facile
adoperare per suggerire le ombre anche per chi non ha dimestichezza nel disegno.
Si passeraà; poi ad usare i colori (tempera, acquerello, acrilico, tecniche miste e collage) e le varie sfumature,
prendendo spunto da repertori di immagini con soggetti adatti alla loro età; e a loro disposizione in aula, facendo così
un viaggio nella storia dell’arte, da quella antica a quella contemporanea
Saranno inoltre organizzate visite di mostre temporanee e sedute di disegno nel museo e nelle botteghe di artisti per
permettere un incontro con la creazione degli artisti. A fine corso i lavori dei partecipanti saranno esposti in Museo in
una collettiva d'arte di “giovani artisti”.

Dove: MUST- via Degli Ammirati, 11
Chi- Laboratori LedA- insegnante Monica Taveri
Per bambini dai 6 agli 11 anni
Quando: dal 13 ottobre 2018 sino al 26 maggio Maggio 2019. Ogni sabato dalle 10.30 alle 12.30
Sabato 21 ottobre Open day e mostra dei lavori dei bambini dello scorso anno
Costi: Iscrizione 30 euro
Trimestrale: 150 euro
4 ingressi 60euro
Materiali: Alcuni materiali saranno a carico dei partecipanti e saranno indicati di volta in volta; altri saranno messi a
disposizione dall’organizzazione

Corso di fotografia e cultura dell'immagine

“Vedere attraverso le Fotografie”: un percorso appassionante nel mondo della fotografia, per imparare tecniche e modelli di narrazione attraverso le immagini.

Il corso si rivolge a tutti coloro che desiderano avvicinarsi alla teoria e alla pratica della fotografia, approfondire la propria passione, per semplice diletto o magari per scoprire e sviluppare una dote nascosta. I vari argomenti in programma saranno affrontati in maniera semplice, graduale e pratica. Verranno curati sia gli aspetti compositivi che di contenuto, dedicando spazio al racconto e alla lettura, alla critica e analisi delle fotografie dei partecipanti. La tecnica è importante, ma deve essere al servizio della fotografia e non viceversa. Una buona fotografia nasce non solo da una serie di scelte legate ad aspetti di natura tecnica, ma anche dalla capacità di sviluppare una sensibilità estetica e visiva verso il mondo che ci circonda. Durante il corso analizzeremo le caratteristiche e le tecniche dei diversi generi fotografici, approfondendo i metodi per realizzare al meglio le nostre immagini. Il corso è rivolto sia a tutti coloro che per la prima volta si avvicinano al mondo della fotografia e sia a coloro che conoscono le basi fotografiche e vogliono approfondire tecniche e capacità fotografiche. I concetti affrontati durante le ore in aula verranno consolidati attraverso semplici esercitazioni e i risultati verranno confrontati e discussi durante una parte della lezione successiva. Anche se ormai la fotografia è diventata alla portata di tutti, in realtà questo non significa che siamo “visualmente” degli esperti. Il corso vuole offrire, in maniera dinamica e stimolante, agli appassionati un modo per capirne di più, “per colmare il gap tra il vedere semplicemente una foto e capirla veramente” attraverso una varietà di idee, approcci e tecniche, racconti, documentari, esperienze differenti.

Al termine del percorso che avrà durata di 3 mesi, i partecipanti si cimenteranno nel sviluppo di un progetto fotografico che verrà esposto nelle sale del Museo Storico di Lecce.


Da venerdi 5 Ottobre 2018, una volta alla settimana, dalle 19:00 alle 21:00
Totale di 3 mesi, 12 incontri.
Costo : € 150,00

Il corso è curato da LedA


Programma:
- Cenni storici
- Il mezzo fotografico, gli obiettivi
-Esposizione e sue applicazioni
-WB, compensazione e uso del flash
- Messa a fuoco, profondità di campo
-Composizione e regole di base
- I grandi maestri della fotografia. Generi fotografici
- Cultura visiva e linguaggio: inquadratura, punto di vista
- Uscite fotografiche, prove pratiche
- Accenni di post produzione
Approfondimenti sul ritratto
- Progetto finale

Modulo online per effettuare l'iscrizione :
https://docs.google.com/forms/d/1SUpva1IZ2pqFgZbZMOaoPWirmoGvWc-KJS_OUk87XJw/edit


info&prenotazioni : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; cell. 3285842114
E’ possibile chiamare tutti i giorni, escluso il lunedi, dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:00

* Attività promossa all'interno del SAC "Terre di Lupiae"

Tutte le informazioni su atelier di ceramica sono disponibili a questo link

“Perdersi/ Ritrovarsi/ Metafore per salvarsi”. È un haiku scritto da Giuseppe Zilli che probabilmente l’artista pubblicherà anche su queste pagine. Appare come la sintesi estrema del suo stesso lavoro di ricerca nei territori dell’arte contemporanea, in quell’immersione costante che va avanti ormai da oltre quarant’anni, con un approccio nomadico e intenso, da esploratore. La costruzione della sua ricerca, difatti, si muove su alcuni temi e archetipi, che spesso ritornano, reinventati, nel suo lungo alfabeto visivo, rinunciando alla narrazione per farsi elemento mai netto e lineare, in un ripetersi di riferimenti, appunti visivi, intrecci, matasse di pensieri. Un esercizio quotidiano, una pratica che l’artista traccia su fogli o materie scultoree, coinvolgendo emotività e pensiero, progetto e manualità, in cui si scorgono visione e paesaggio mentale, apparentemente istintivi.
È un esploratore, difatti, Giuseppe Zilli, un viaggiatore tra mari cromatici, montagne di segni, steppe di simboli e, soprattutto, archeologo, che riesce a portare nuova luce attorno alle rovine, tra la roccia e i pigmenti, tra i sali colorati e le grandi superfici cartacee che costellano il suo immaginario in cui tutto ritorna, puntualmente, pur cambiando prospettiva e consistenza.
Lo si comprende dalle opere custodite nel suo studio, in attesa di transitare negli spazi della prossima mostra, di questa mostra: sculture, dipinti, fotografie, installazioni. Tutto contribuisce alla creazione di un percorso di presenze e assenze, di materie grezze, grevi e presenze leggere, aeree, come il sale colorato, che costituisce il punto d’avvio di un’opera che vive di slanci nella sua dimensione spaziale.
E poi c’è una città che aleggia, nella sua magica simbologia, mediante allegorie e simboli, evidenziando la sua forza evocativa con declinazioni dissimili, rincorrendosi tra i grandi fogli di carta che Giuseppe Zilli ha assemblato con la sua propensione da poetico bricoleur.
Alla pittura, l’artista è sempre stato legato, sin dai suoi esordi, nati in un clima di “ritorno all’ordine” e di citazionismo nei confronti delle Avanguardie storiche. Siamo a cavallo tra i Settanta e il decennio successivo, Zilli opera in periferia ma è curioso e si aggiorna, poi viaggia e studia, conservando anche nei decenni dopo questo suo approccio così proiettato verso la conoscenza delle istanze dell’arte contemporanea. Ma pur approfondendo differenti sollecitazioni, Zilli non si è mai fossilizzato su mode specifiche, ma ha voluto sempre intendere il percorso nell’arte in autonomia e libertà, guardando alla musicalità del rapporto tra disegno e spazio dipinto e alla genesi che attraversa i generi, muovendosi con disinvolta creatività dalla pittura alla scultura per poi giungere, in anni recenti, alla fotografia. Così come, pur mantenendo l’autonomia di un percorso, Zilli è rimasto affascinato, a mio parere, da esperienze legate all’Arte Povera, alla Transavanguardia (penso a Nicola De Maria, per esempio), in un’ottica che però di attraversamento, intrecciato alle istanze di un individuale lavoro di scavo della materia e del segno archetipico che ritroviamo anche in queste ultimissime opere.
Rimescolando i brandelli di un racconto, sintetizzandoli, in molte di queste opere guarda a Venezia, città che appartiene per antonomasia all’immaginario dell’arte di ogni tempo, per la sua storia, i suoi artisti e, naturalmente, per – da oltre un secolo – la Biennale di Venezia.
Nella serie di carte realizzate con la biro blu riverbera motivi chiari dell’iconografia veneziana, così come nelle coloratissime carte – in realtà collage di carte –, in cui tornano i suoi rossi accesi, i verdi profondi, i blu oltremare di un arcobaleno che alterna luce e buio, tenebre e bagliori di notti eterne, in cui l’arte si fa portatrice sana di un’espressione di dialogo tra l’artista e un possibile mondo. Le croci, le fiaccole, il sacro, in un senso universale, il leone di San Marco, e poi i brandelli di materia scavata, messa in dialogo con i pigmenti, i sali colorati, ed ancora lo spazio, la forma e l’architettura, in un flusso unico intermittente.
Con queste opere, attraverso una connessione tra generi e dimensioni, tecniche e materiali, Giuseppe Zilli dispiega la propria dialettica semantica, lo fa attraverso un lavoro di stratificazioni ma al contempo leggero, etereo, perché i disegni sono sospesi, le piccole carte sono appese a grucce, come se fossero abiti di un corpo del pensiero.
L’arte di Giuseppe Zilli non intende volutamente occuparsi di politica, sociale, realtà, in senso cronachistico: vuole piuttosto puntare uno sguardo su quelle tracce che l’uomo e la sua storia lasciano nei margini liminali della vita di ognuno di noi. Egli recupera determinate linee e, in quell’orbita di musicalità, spiritualità e immagine, fa transitare questi nuclei in un unico paesaggio, in cui il pubblico è invitato a muoversi per scoprire affinità e vita.

“Poesia del Reale”, mostra personale di Carmelo Leone.

Evento patrocinato dal Comune di Lecce.

 

Una collezione artistica formata da 35 opere scultoree di diverse dimensioni e materiali, realizzate in oltre dieci anni di attività, saranno esposte al MUST, prestigioso museo di Lecce.

 

La realtà scolpita da Carmelo Leone è profondamente intrisa di messaggi sociologici. Il suo orientamento artistico ruota attorno a temi come le discriminazioni di genere, sociali e razziali, l’attenzione per l’ambiente e le disparità causate dal consumismo forsennato.

L’artista esprime questi concetti con ironia e caustico sarcasmo, utilizzando molteplici materiali che assembla mediante insolite modalità esecutive. 

 

Carmelo Leone nasce a Lecce, dove tutt’oggi vive e lavora.

Si avvicina al mondo della scultura da autodidatta. Artista eclettico e dotato di grande spirito di osservazione, intraprende un percorso personale e introspettivo che lo porta ad una reinterpretazione surrealista della realtà. L’oggetto di uso quotidiano, che l’artista riproduce con maestria iperrealista, è la fonte primaria di ispirazione: alla riproduzione fedele e meticolosa si aggiungono modifiche che privano l’oggetto della sua funzione originaria e gli conferiscono molteplici identità.

Le sculture multimateriche raggiungono esiti di virtuosismo tecnico e di forte espressività. Acquistano un’anima.

Negli ultimi anni la sua attività artistica si fa febbrile e ricca di riconoscimenti. Partecipa a diverse mostre nazionali e internazionali e alle biennali d’arte di Ferrara, del Salento e nel 2015 alla prestigiosa Biennale di Venezia.

 

La mostra sarà visitabile fino al 2 Settembre 2018.

Poesia del Reale”, mostra personale di Carmelo Leone.

Evento patrocinato dal Comune di Lecce.


Una collezione artistica formata da 35 opere scultoree di diverse dimensioni e materiali, realizzate in oltre dieci anni di attività, saranno esposte al MUST, prestigioso museo di Lecce.

 

La realtà scolpita da Carmelo Leone è profondamente intrisa di messaggi sociologici. Il suo orientamento artistico ruota attorno a temi come le discriminazioni di genere, sociali e razziali, l’attenzione per l’ambiente e le disparità causate dal consumismo forsennato.

L’artista esprime questi concetti con ironia e caustico sarcasmo, utilizzando molteplici materiali che assembla mediante insolite modalità esecutive.

 

Carmelo Leone nasce a Lecce, dove tutt’oggi vive e lavora.

Si avvicina al mondo della scultura da autodidatta. Artista eclettico e dotato di grande spirito di osservazione, intraprende un percorso personale e introspettivo che lo porta ad una reinterpretazione surrealista della realtà. L’oggetto di uso quotidiano, che l’artista riproduce con maestria iperrealista, è la fonte primaria di ispirazione: alla riproduzione fedele e meticolosa si aggiungono modifiche che privano l’oggetto della sua funzione originaria e gli conferiscono molteplici identità.

Le sculture multimateriche raggiungono esiti di virtuosismo tecnico e di forte espressività. Acquistano un’anima.

Negli ultimi anni la sua attività artistica si fa febbrile e ricca di riconoscimenti. Partecipa a diverse mostre nazionali e internazionali e alle biennali d’arte di Ferrara, del Salento e nel 2015 alla prestigiosa Biennale di Venezia.

 

La mostra sarà visitabile fino al 2 Settembre 2018.

Bruno Munari e l’Intelligenza del Gesto

Seminario con Alberto Munari
Professore Ordinario all'Università di Padova
Professor Emeritus dell'Università di Ginevra

Il seminario è organizzato grazie alla collaborazione di Corraini Edizioni, nell’ambito della mostra “Dentro i libri, con Bruno Munari” e del progetto “Leggiamo” a cura di IMAGO società cooperativa Buck Festival Foggia Picturebook Fest e LedA

Venerdì 4 maggio, ore 18 | MUST, Museo Storico di Lecce
via Degli Ammirati, 11 | Lecce
Info e prenotazioni: www.mustlecce.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; 393.8438170
Ingresso libero, sino a esaurimento posti
Ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione
-
Alberto Munari, figlio di Bruno Munari, psicologo ed epistemologo, Professore Ordinario all'Università di Padova e Professor Emeritus dell'Università di Ginevra, sarà ospite venerdì 4 maggio al MUST Museo storico Città di Lecce, nell’ambito del progetto (aggiungere) e della mostra “Dentro i libri, con Bruno Munari”, esposta nel Museo Storico della Città sino al 27 maggio 2018.
-
Il tema del seminario sarà l'intelligenza insita nella gestualità di ogni bambino, il saper fare e quindi la mano come modello cognitivo.

La mano è strumento degli strumenti, è dotata di una illimitata e incipiente predisposizione ad apprendere ed eseguire molteplici attività tra loro anche molto diverse.
Questa plasticità delle capacità di base, ha permesso all'uomo di costruire un rapporto sempre mutevole e un'esplorazione del mondo esterno sempre ricca di informazioni, con le quali ha incremento le facoltà della sua immaginazione spaziale e ha potuto sviluppare una particolare forma di intelligenza produttiva.
Spunto di riflessione del workshop sarà anche il libro di cui Alberto Munari è autore, "Gatti, cappelli, elefanti e sorprese", Corraini Edizioni, nel quale il professore ci accompagnerà alla scoperta della genesi dei capolavori munariani per bambini.

Nel libro, attraverso numerosi aneddoti familiari e analogie con il mondo dei cuccioli, Alberto Munari ci spiega come l’esercizio concreto della sperimentazione e della ricerca abbia dato luogo ad alcuni dei più famosi tra i libri per bambini di Bruno Munari. Emerge dall’occhio attento e vicino del figlio l’approccio progettuale del designer, lo studio della psicologia cognitiva del bambino e la conseguente ideazione libera e sperimentatrice.

“Quando ero ancora bambino mio padre mi insegnava come si piega un foglio di carta: per ottenere una piegatura netta e senza sbavature bisogna esaminare con cura la fine struttura della carta in modo da non offendere con la piega l’andamento della sue fibre. Mi insegnava che vi è sempre un solo modo giusto di tenere in mano uno strumento come una matita, un pennello, una penna, un carboncino, un pennarello o un pastello: ognuno con la giusta angolazione, la giusta pressione, la giusta velocità, in modo da ottenere il miglior tracciato che quello strumento è capace di offrire.
E con i suoi libri mi fece capire tutta la sorprendente ricchezza che il gesto di sfogliare una pagina è capace di schiudere dietro la sua apparente semplicità.
Sviluppai così fin da piccolo una crescente consapevolezza della necessità di ricercare sempre, in ogni nostra azione, quella postura di umiltà indispensabile affinché possa prendere forma un’autentica conversazione tra i materiali con i quali ci si propone di operare e l’intelligenza della nostra gestualità”. Alberto Munari

L’incontro, una preziosa occasione di formazione, è rivolto a docenti, educatori, atelieristi, librai, genitori e a tutti coloro che credono nell’arte come linguaggio veicolare per nuove forme di educazione e apprendimento.


Inaugurazione mostra 2 dicembre 2017: “Dentro i libri, con Bruno Munari. I libri diventano installazioni”

Vernissage ore 18.30 | MUST Museo Storico di Lecce, via degli Ammirati, 11

Info:
La mostra rimarrà aperta dal 2 dicembre 2017 sino al 27 maggio 2018, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19; ingresso 4.50 € (valido anche per la visita a tutto il museo); ridotto 2.50 €

www.mustlecce.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; tel. 0832 183 0851; cell. 393.8438170
Referente Melania Longo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; cell. 3938438170
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/dentroailibriconmunari/

-
Sabato 2 dicembre, verrà inaugurata presso il MUST- Museo Storico di Lecce la mostra “Dentro i libri, con Bruno Munari. I libri diventano installazioni”, un progetto di LedA Laboratori e Picturebook Fest- Festival dell’arte e della letteratura per ragazzi di Lecce, a cura di Corraini Edizioni.
Per la prima volta a Lecce viene organizzata una mostra dedicata al lavoro di progettazione e ricerca di Bruno Munari intorno al libro inteso come oggetto totale, per celebrare il centodecimo compleanno del più eclettico artista-designer italiano del Novecento.
Tre stanze, al piano terra del Museo Storico di Lecce, diventano spazi di interazione, dove i libri- installazioni invitano la partecipazione giocosa dei bambini e degli adulti, che potranno attraversare, toccare, reinventare tre classici della ricerca di Munari: “Nella nebbia di Milano”, “Guardiamoci negli occhi” e “Le macchine di Munari”, tutti libri pubblicati attualmente dalla casa editrice Corraini.
Munari, che ha lavorato con Corraini per più di 20 anni, rappresenta per eccellenza l’idea di contaminazione e ricerca attraverso diversi linguaggi. E’ stato artista, grafico, designer, autore e ha dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, declinandola in ogni sua forma e affiancandole un’attenzione particolare per il mondo dei bambini. Il libro per Munari è un’opera, esattamente come un quadro, una scultura. E' un progetto, e come tale può essere “smontato”.
«E’ probabile che tutti i bambini del mondo, dopo aver giocato un poco o tanto con un giocattolo, lo smontino per vedere come è fatto. Gli adulti dicono che i bambini rompono i giocattoli. Non è vero. I bambini li aprono per vedere cosa c’è dentro. Molto spesso con i pezzi del giocattolo rotto non si può costruire niente altro. Qualche volta con i pezzi si può costruire qualcos’altro» Bruno Munari, Una cosa si trasforma in un’altra.
La mostra nasce dall’attenzione che i Servizi Educativi del Museo Storico di Lecce dedicano da sempre all’educazione al visivo attraverso, non solo la mediazione del patrimonio museale, ma anche del libro illustrato, considerato anch’esso alla stregua di un’opera d’arte.
Da questa attenzione ne è nata una biblioteca, la Libroteca d’Arte, realizzata dall’associazione LedA, una collezione di oltre mille volumi di albi illustrati di editoria internazionale, di cui i libri di Bruno Munari, raccolti all’interno, ne costituiscono il nucleo vitale.
La mostra resterà aperta sino al 31 marzo 2018 proponendo un denso programma di visite partecipate, di seminari e incontri per adulti e di atelier e laboratori per scolaresche, bambini e famiglie.

 

Essere storie
Un percorso di teatro per raccontare il museo

Presentazione del progetto, reading letterario e visita emozionale
Domenica 29 ottobre 2017- ore 19
MUST, Lecce

Domenica 29 ottobre presso il Museo Storico della Città di Lecce presentazione del progetto, “Essere storie. Un percorso di teatro per raccontare il museo” che, dopo la Pinacoteca di Brera, il Museo dei Popoli e delle Culture di Milano, la GAMeC di Bergamo, approda a Lecce su iniziativa dell’associazione LedA- Laboratori educativi e didattici per l’Arte, che all’interno del Museo Storico di Lecce cura i percorsi educativi.

“Il museo inclusivo, quindi aperto e disponibile a frasi interpretare è un museo disposto a cambiare, a farsi toccare dalle esperienze che accoglie” M. Turci.

Da quando ha fatto il suo primo ingresso nei musei, la narrazione in chiave autobiografica si sta rilevando non solo strumento particolarmente duttile e congeniale alla mediazione del patrimonio culturale, ma una vera e propria risorsa per la cittadinanza attiva, l’alfabetizzazione critica nell’età adulta e la creazione di nuove appartenenze.

Domenica 29 ottobre al MUST- Museo storico di Lecce sarà presentato “Essere storie. Un percorso di teatro per raccontare il museo”, a cura di Melania Longo, ricercatrice nell’ambito della pedagogia dell’arte e dell’educazione al patrimonio culturale e Francesca Russo, attrice e educatrice teatrale. Il percorso, inedito a Lecce, ma già sperimentato con successo in importanti musei nazionali ed europei, partirà il 7 novembre.

Durante l’incontro di domenica, attraverso un reading letterario, di racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper, scritti da grandi autori delle letteratura mondiale, raccolti nel libro “Ombre”, di recente pubblicato da Einaudi, si introdurrà il pubblico ai temi della mediazione del patrimonio culturale e soprattutto dello strumento narrativo in ambito museale, che saranno alla base del percorso di formazione teatrale che si svolgerà all’interno del MUST e di altri musei di Lecce.

“Essere storie” è un progetto rivolto in special modo agli adulti over 50 che sentono dentro di sé il fermento di voler iniziare un nuovo percorso di crescita personale tra le opere d’arte, che li appassioni e motivi e che, allo stesso tempo, possa essere utile per la tutta comunità. Non è richiesta alcuna competenza specifica ma solo la curiosità e l’interesse per l’arte, i musei e il teatro.

“Essere storie” immagina un museo che non è un susseguirsi didascalico di sale espositive ma un flusso ininterrotto di voci e di emozioni.

I partecipanti al laboratorio, accompagnati da Francesca Russo, seguiranno un percorso incentrato sull’espressività teatrale e sulle tecniche della narrazione, accostandosi quindi alle opere d’arte proposte, e saranno guidati a scegliere quella da “interrogare” secondo ciò che in loro risuona di più. Alla pratica teatrale si intrecceranno momenti di ricerca e conoscenza storico- critica delle opere d’arte, curati da Melania Longo.

Ne nasceranno dei racconti, scritti dai partecipanti, che saranno la radice per comporre delle guide emozionali del museo a cui, a conclusione del percorso formativo, nel mese di maggio, essi stessi daranno voce e corpo con visite speciali aperte al pubblico. Con le loro chiavi di lettura e le loro narrazioni arricchiranno il museo di nuove storie in grado di affascinare il pubblico favorendo l’interazione e la partecipazione.

La partecipazione è gratuita
-
Info: www.mustlecce.it; cell. 393.8438170

Presentazione del progetto che ha portato alla selezione di 200 albi illustrati di editoria internazionale, che affrontano le tematiche delle Encicliche di Papa Francesco, riconducendole al mondo dell’infanzia.

Si tratta di un lavoro di grande valore pedagogico, realizzato in occasione della visita del Santo Padre a Bologna, il 1° ottobre 2017, e che ha portato alla stesura di un catalogo bilingue italiano inglese, edito senza fini commerciali grazie alla collaborazione di Giunti Editore, consultabile gratuitamente on-line (http://www.youthful-humanism.it/nl/giuntieditore_home.mn).

La bibliografia vede raccolti insieme libri da tutto il mondo per parlare ai giovani lettori, alle famiglie e agli educatori di uguaglianza, diritti, libertà, sostenibilità, amore e di vita, quegli stessi temi della contemporaneità già molte volte affrontati dal Santo Padre.

Il progetto giunge come sua seconda tappa internazionale a Lecce e sarà presentato da Grazia Gotti - pedagogista e autrice di libri per ragazzi, nonché una delle curatrici del lavoro, Don Stefano Spedicato - Rettore del Seminario di Lecce, Melania longo - Curatrice dei percorsi educativi del Museo Storico di Lecce e del Picturebook Fest.

La bibliografia, realizzata dal comitato scientifico composto da Silvia Cocchi, Ferdinando Costa, Anna Fontana Boni, Grazia Gotti, Don Stefano Ottani, Elena Pasoli e Silvana Sola, ha portato alla raccolta di 200 albi illustrati selezionati dalla Fiera del Libro per Ragazzi – dal 1964 il più importante appuntamento internazionale di editoria per l'infanzia – inerenti a nove diverse tematiche del nostro presente; dal concetto di “sobrietà felice” a quello di unità e dialogo, dai temi del lavoro e della sua dignità al rispetto per l'ambiente, dall‘attualità delle migrazioni alle eterne questioni della pace e della democrazia, passando per quelle, sempre centrali nelle parole del Santo Padre, della famiglia, della diversabilità e di una scuola e una cultura che possano realmente dirsi accessibili a tutti.

Info:
Evento Gratuito
Verrà rilasciato attestato

tel.3938438170

Porte Aperte per i docenti al MUST- Museo Storico di Lecce!

On line la nuova proposta didattica, clicca qui per scaricarla 

Sfoglia on line il catalogo della proposta didattica

Nell'ambito delle attività del SAC Terre di Lupiae, venerdì 15 settembre 2017, a partire dalle 16.30, tutti gli educatori, i docenti e i dirigenti scolastici, dalla scuola dell'infanzia agli istituti secondari, sono invitati presso l’Area Educazione e Mediazione Culturale del MUST- Museo Storico di Lecce per conoscere nel dettaglio i laboratori e i corsi di formazione previsti nel corso dell’anno scolastico 2017-2018, partecipare ad incontri di approfondimento, seguire percorsi guidati, ricevere la novità di quest'anno ovvero la CARD DOCENTI, richiedere consulenze relative a possibili progetti personalizzati.

La partecipazione è gratuita, basta iscriversi al seguente link: https://goo.gl/forms/jX4B96Aa4DWYNGdD2
_______

[ Mi dedico all’arte
per nutrirmi,
per andare in tutte le direzioni,
per essere il più libero possibile,
per vedere meglio,
per capire meglio ciò che mi circonda,
per correre la mia avventura,
per scoprire nuovi mondi ]
Alberto Giacometti

Abbiamo scelto uno degli scritti più poetici di Alberto Giacometti per racchiudere le prospettiva pedagogiche e gli approcci medologici
della nostra proposta formativa, culturale ed estetica, per l'anno scolsatico 2017- 2018, rivolta ai bambini, ai ragazzi e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Da anni, i Servizi Educativi del MUST, attraverso i suoi programmi educativi, curati da LedA laboratori, crede nel progetto Scuola- Museo, incentrato sull'interazione di persone, risorse, energie, competenze, idee e creatività che vede queste due entità lavorare per uno stesso obiettivo.
Questo fine comune può essere identificato in una delle conquiste più importanti del '900, sancita dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite: il diritto all'educazione.

In tale dichiarazione si specifica che "l'educazione deve mirare al pieno sviluppo della personalità umana".
Questo assunto è per noi una premessa teorica che trova una sua applicazione nel progetto educativo del MUST che concepisce l'educazione all'arte come stimolo per evolvere come individui a vivere appieno la vita.
_______
CARD DOCENTI- Cos'è?
è un’iniziativa aperta a tutti i docenti, anche extra provinciali, di Nido, Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I e II grado.
Gli insegnanti che frequentano assiduamente il MUST, sia individualmente, per la propria formazione professionale, sia con le classi, per partecipare alle numerose offerte didattiche, possono usufruire degli interessanti vantaggi che questa corsia preferenziale offre. La Direzione, sempre attenta a cogliere le nuove esigenze e le richieste del mondo scolastico in evoluzione, ha fortemente voluto un contratto di facilitazione per i suoi “docenti fedeli” che, oltre alla già consolidata qualità dei servizi, potranno avere interessanti benefits.
________

 

Vi aspettiamo venerdì 15 settembre per un pomeriggio di progettazione condivisa tra arte, scuola, museo.

www.mustlecce.it
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. : cell. 393.8438170

Chi ha ama la letteratura per ragazzi e in particolare il mondo dell’arte e degli albi illustrati sarà felice di ritrovare un programma estivo del Picturebook Fest- Festival dell’arte e della letteratura per ragazzi e magari ne approfitterà per trascorrere qualche giorno di vacanze, tra acque cristalline e spiagge ancora poco affollate della Puglia.

Ci anima la curiosità per il nuovo, lo slancio per la ricerca su quello che di buono ci offre l’editoria mondiale per ragazzi, lo stupore di fronte alla vastità della realtà nella convinzione che curare un programma di approfondimenti culturali sulla letteratura per ragazzi possa essere un’esperienza pedagogica che nutre gli sguardi, i pensieri, le idee, le emozioni di bambini e adulti.

La letteratura, l’arte, la poesia sono per noi possibilità per riconoscerci, come in uno specchio, ma anche per incontrare universi altri che invitano ad avere uno sguardo aperto e curioso sugli oggetti, sugli ambienti, sulle persone.

Ci piace immaginare, a proposito dei mondi che un libro può svelare, che Renè Magritte avrebbe detto che un libro non è solo un libro, ma è uno strumento per migliore la qualità della vita di tutti noi. E quello strano rapporto tra reale e immaginario, che si innesca quando una narrazione trova posto dentro di noi, se coltivato, può davvero portare ad un arricchimento della nostra percezione della realtà e renderci più consapevoli del nostro essere nel mondo.

Un incontro con l’autore, un workshop o una mostra, allora, non danno solo la possibilità di guardare belle immagini o ascoltare un racconto, ma sono anche un modo speciale di fare educazione che non dia nulla per scontato, che si appropri di strumenti di qualità e che sappia riconoscere caratteristiche e potenzialità in ogni singolo bambino e ragazzo, nella consapevolezza che ognuno ha il diritto di fare propria la vastità del mondo nel quale vive. Agli adulti, i docenti, gli educatori spetta il dovere di creare contesti che offrano la possibilità di raggiungere questi obiettivi.

Noi del Picturebook Fest ci proviamo ogni giorno.

Vai al programma

3 giugno 2017 –30 Agosto 2017
Rolling Stone e Giovanni Gastel
LE 100 FACCE DELLA MUSICA ITALIANA
Cento big della musica fotografati
da Giovanni Gastel per Rolling Stone
Il suono di un paese meraviglioso come non si è mai visto

MUST – Museo storico di Lecce
Via degli Ammirati, 11

Dalla “A” di Alessandra Amoroso alla “Z” di Zucchero, passando per Vasco e Paolo Conte, Ligabue e Francesco De Gregori, Mario Biondi e i Negramaro, Elisa e Giorgia, arrivando alle star dell’hip hop e del rap Fabri Fibra, Fedez, J- Ax, Emis Killa e Club Dogo. Decine gli artisti, i cantautori, i musicisti, i cantanti, ma tra loro anche gli autori, come Mogol, i dj, i promoter e i discografici.

A partire dal 3 Giugno la musica italiana si racconta a Lecce in 100 ritratti d’autore firmati Giovanni Gastel, uno dei più celebri fotografi italiani al mondo, con la mostra “Le 100 facce della musica italiana”: un progetto ideato e realizzato dal team di Rolling Stone, punto di riferimento della pop culture contemporanea, con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Lecce. La mostra fotografica sarà visibile nelle sale del Must, museo storico della città di Lecce fino al 30 Agosto.

Sguardi profondi, sorrisi luminosi, la semplicità di un gesto, il lavoro di Gastel racconta ed esprime l’anima e la personalità di ognuno dei personaggi immortalati: dalla popstar al rapper, dal discografico al gruppo rock, 100 ritratti che compongono il mappamondo artistico della musica del nostro paese. Quello di Gastel non è un semplice progetto fotografico ma un vero e proprio atto d’amore per la musica italiana, i volti e il suono di un paese meraviglioso come non si è mai visto.

Un caleidoscopio di immagini che traducono su pellicola le anime dei musicisti che più hanno segnato la storia contemporanea della musica italiana, magistralmente catturate dallo stile inconfondibile ed elegante di Giovanni Gastel che ha raccontato: “Dicono che Dioniso girasse per il mondo con un festante carriaggio di musici e cantori in una gioiosa e un po’ ebbra pantomima di invasione del mondo. Ecco, quando la musica italiana è entrata nel mio studio e io ho aperto la porta a quella sorridente brigata di artisti e personaggi, ho subito pensato che Dioniso fosse infine arrivato a invadere anche me. E forse così è stato! La musica è entrata sorridendo e con una quantità di personalità forti e diverse tra loro”.

Gli fa eco Luciano Bernardini de Pace, editore di Rolling Stone Italia, “100 è un numero grande ma può essere piccolo, quanto è un limite che ti poni. Questi sono i nostri primi cento di una storia che vogliamo non finisca più. Abbiamo certamente lasciato fuori qualcuno, qualcun altro non ci ha potuto raggiungere, ma noi vogliamo (e speriamo) che tutta la musica italiana si senta rappresentata da questi cento volti – chi la fa, chi la ascolta, chi sta sul palco e chi lavora dietro le quinte”.

Patrocinata dal Comune di Lecce, la mostra si pone come obiettivo quello di sottolineare il forte legame del territorio con la musica in tutte le sue forme d’espressione: il Must, nell’ambito della rassegna espositiva e culturale SUMMER MUST 2017 offrirà infatti un’interpretazione visiva degli artisti e degli operatori dello show biz che hanno segnato il panorama musicale contemporaneo.

Le cento facce della musica italiana ritratte da Giovanni Gastel sono: Marco Alboni, Giovanni Allevi, Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Renzo Arbore, Arisa, Malika Ayane, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Samuele Bersani, Mario Biondi, Brunori Sas, Bugo, Caparezza, Vinicio Capossela, Pierpaolo Capovilla, Luca Carboni, Caterina Caselli, Andrea Castellari, Francesco Cattini, Claudio Cecchetto, Clementino, Club Dogo, Paolo Conte, Cesare Cremonini, Simone Cristicchi, Mimmo D’Alessandro & Adolfo Galli, Cristiano De André, Francesco De Gregori, Roberto De Luca, Dente, Adele Di Palma, Veronica Di Quattro, Cristina Donà, Ludovico Einaudi, Elisa, Emis Killa, Ensi, Fabri Fibra, Fedez, Tiziano Ferro, Eugenio Finardi, Ivano Fossati, Frankie hi-nrg, Max Gazzé, Giorgia, Dario Giovannini, Francesco Guccini, J-Ax, Jovanotti, Ligabue, Linus, Litfiba, Luci della Centrale Elettrica, Mannarino, Fiorella Mannoia, Marlene Kuntz, Marracash, Emma Marrone, Alessandro Massara, Marco Mengoni, Lorenzo Mieli, Mina, Ministri, Mogol, Gianni Morandi, Morgan, Gianna Nannini, Negramaro, Negrita, Mauro Pagani, Giuliano Palma, Massimiliano Pani, Omar Pedrini, Pierpaolo Peroni, Max Pezzali, Eros Ramazzotti, Enrico Rava, Francesco Renga, Andrea Rosi, Enrico Ruggeri, Salmo, Maurizio Salvadori, Ferdinando Salzano, Andrea Scrosati, Stefano Senardi, Daniele Silvestri, Sir Bob Cornelius Rifo, Subsonica, Fabio Treves, Claudio Trotta, Davide Van De Sfroos, Ornella Vanoni, Vasco, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Verdena, Nina Zilli, Zucchero, Paola Zukar.

Sguardo alla Nuova Figurazione Italiana
attraverso opere di collezioni private

a cura di Carmelo Cipriani

Inaugurazione: giovedì 1 giugno 2017 ore 18.30
Apertura al pubblico: 2-11 giugno 2017

MUST – Museo Storico della Città di Lecce
Via degli Ammirati 11

Dall’1 all’11 giugno il MUST – Museo Storico della Città di Lecce ospita la mostra Visioni d’Arte. Sguardo alla Nuova Figurazione Italiana attraverso opere di collezioni private, curata da Carmelo Cipriani, promossa dal Comune di Lecce, nell’ambito della rassegna estiva “Summer Must”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “De la da mar. Centro Studi sulle Arti Pugliesi” di Lecce e la Delegazione di Lecce del FAI – Fondo Ambiente Italiano.

La mostra raccoglie oltre trenta dipinti di alcuni dei maggiori artisti italiani contemporanei, tutte provenienti da collezioni private italiane. Gli artisti presenti saranno: Agostino Arrivabene, Aldo Damioli, Giovanni La Cognata, Giovanni Frangi, Luca Pignatelli, Alessandro Papetti, Marco Petrus, Mauro Reggio, Bernardo Siciliano, Velasco Vitali. Opere ed artisti sono stati selezionati in quanto rappresentativi della figurazione praticata in Italia a partire dagli anni Novanta.

Come scrive Carmelo Cipriani: “La mostra si rivolge ad un preciso decennio, gli anni Novanta, in cui il perpetrarsi della figurazione appare quasi una necessaria continuazione del suo riproporsi nel decennio precedente, seppur con forme e modalità estremamente differenti. Mentre gli anni Ottanta appaiono caratterizzati da un fare pittorico espressionistico, con figure esasperate nelle pose e nelle fisionomie, dolenti o vitalistiche, gli anni Novanta si presentano ermetici, a tratti tenebrosi, connotati da atmosfere neometafisiche e neosurrealiste, rese più raffinate dai ricercati riferimenti alla classicità e dall’adamantino racconto di geografie urbane. Uno sguardo in profondità condotto attraverso opere di collezioni private italiane, che nell’unitarietà della visione restituiscono l’immagine di un decennio problematico, difforme negli esiti ma armonico nella sostanza, sospeso tra passato e futuro, tra localismi e globalizzazione, tra rifugi memoriali e ansia di ricerca. A raccontarlo dieci artisti scelti per rappresentatività di ricerca, in cui il ritorno allo studio è gesto di rottura e tracciato ossimorico, un modo per essere controcorrente nella tradizione. Nel percorso le opere formano un continuo gioco di equilibri e significati, intrecciando momenti di vita privata e scenari di pubblica condivisione. Proposte polimorfe, emblematiche di un periodo circoscritto e definito da caratteri propri, le opere in mostra compongono un catalogo eterogeneo di interventi figurativi di rara bellezza. La pittura vi appare know-how identitario, tradizione culturale e sapienza manuale, mentre la contiguità tra antico e moderno è assunta a dichiarazione di metodo e di critica ad indicare un continuum culturale ed epistemologico”.

Progetto “Da un altro punto di vista”. Al MUST la presentazione del libro "Nelle curve del silenzio" di Antonio Giampietro
Poesia, pittura e musica si fondono e danno vita a una straordinaria serata multisensoriale nella suggestiva cornice del MUST-Museo Storico Città di Lecce. L’appuntamento è per mercoledì 10 maggio, ore 19.00.

LECCE - Mercoledì 10 maggio 2017 alle ore 19.00 la Sala Conferenze del MUST - Museo Storico Città di Lecce ospita le presentazione del libro “Nelle curve del silenzio” (FalVision, 2016), la nuova opera poetico-artistica che nasce dall’abbraccio tra la poesia di Antonio Giampietro e le opere del pittore Michele Condrò.
Dopo essere stato ospite di numerosi festival letterari e incontri in tutta la Puglia, Antonio Giampietro giunge a Lecce con la sua seconda raccolta di versi “Nelle curve del silenzio”: uno sguardo sul mondo che per Antonio, poeta non vedente, ha i colori vividi delle città e dei luoghi visitati, dell’amore e della scoperta della passione.
A dialogare con l’artista e a moderare gli interventi del pubblico sarà Melania Longo, Responsabile delle attività didattiche del museo MUST. Le musiche di Marco Laccone accompagneranno la serata.
Sarà inoltre possibile ammirare una selezione dei circa quaranta quadri di Michele Condrò che nel libro corredano, in un percorso parallelo, le poesie di Giampietro.
Ingresso libero, gradita la prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’evento è organizzato dalle associazioni Sinemò e LedA-Laboratori artistici e didattici per l’Arte nell’ambito del progetto “Da un altro punto di vista”, volto a promuovere la fruizione delle collezioni museali alle persone con disabilità visiva e a sensibilizzare il pubblico sul tema dell’accessibilità.