"Acqua", mostra d'arte contemporanea

Nell’ambito del progetto espositivo MUSTinART e della candidatura della Città di Lecce a “Capitale europea della cultura 2019”, il 5 aprile, si è aperta la mostra collettiva d’arte contemporanea "Acqua" allestita negli spazi del MUST.

L'esposizione collettiva "Acqua" comprende opere e interventi site-specific di Sarah Ciracì, Giulio De Mitri, Michele Giangrande e Raffaele Quida, con i contributi di Stefano Urkuma De Santis, Paola Mancinelli e Lucia Rotundo. La mostra sarà visitabile fino al 26 aprile.

Elemento primigenio, l’acqua è da sempre fonte inesauribile di energia, anche nel mondo dell’arte. Gli artisti della contemporaneità l’hanno impiegata con diversi approcci e modalità espressive, utilizzando spesso le sue qualità intrinseche come la leggerezza e la luminosità per dar vita a opere che cercano un contatto estremo con il fruitore.
I protagonisti del progetto espositivo Acqua, ideato da Co.61, hanno interpretato il tema della mostra con interventi dissimili, confrontandosi spesso con lo spazio espositivo che sarà assolutamente buio. I visitatori si addentreranno infatti nel percorso di mostra grazie alle emissioni luminose della maggior parte delle opere esposte.
Il video di Sarah Ciracì – artista che in tempi recenti è stata ospite del MUST per un talk promosso nell’ambito del progetto europeo CreArt. Network of cities for artistic creation – è un racconto a tre voci (Maurice Nio, Filippo Timi e Nichi Vendola) attorno alle diverse accezioni dell’acqua. Una vera e propria analisi dalle declinazioni contemporanee di un elemento fondamentale (dalla natura, alla spiritualità, al bene comune), realizzata lo scorso anno nell’ambito del progetto Watershed curato da Giusy Caroppo. Giulio De Mitri presenta una grande installazioni con tre stelle luminose, insieme tridimensionali e immateriali nella loro consistenza lucente ed eterea, spingono lo spettatore a quel mondo misterioso e sorprendente che è il mare. D’altronde l’arte è il luogo dell’enigma, un territorio apparentemente complesso attraverso cui comprendere la realtà.
Michele Giangrande ha installato una serie di elementi minimali in ceramica che potrebbero richiamare schematicamente il profilo di un pozzo. Raffaele Quida con un lavoro installativo dal profilo assolutamente minimale entra nello spazio espositivo con il rigore di due elementi in ferro che si fronteggiano emettendo fasci luminosi che alludono alle maree. Tre interventi completano poi lo spazio riservato al video di Sarah Ciracì: Stefano Urkuma De Santis con un’installazione sonora che evoca il lento sgocciolare di un vecchio recipiente della tradizione contadina, Paola Mancinelli con un intervento poetico-visuale che richiama la quantità di acqua in litri contenuta nel suo corpo, e Lucia Rotundo con una scultura dal profilo impalpabile, a sottolineare una qualità intrinseca dell’acqua, la trasparenza.
La mostra è accompagnata da un catalogo progettato da Pietralocale, con un testo critico di Lorenzo Madaro, le fotografie delle opere in mostra e i regesti biografici ed espositivi dei sette artisti invitati.
Il progetto è promosso dal Settore Cultura del Comune di Lecce nell’ambito della programmazione di MUSTinART.