Jenny Okun - Dreamscapes

 

Il viaggio di Jenny Okun a Lecce è cominciato nel 1997, quando era conosciuta per le sue strabilianti interpretazioni fotografiche dell’architettura moderna e contemporanea – precise, astrazioni stratificate ottenute facendo avanzare manualmente la pellicola nella macchina fotografica allo scopo di creare esposizioni multiple sovrapposte. Il risultato ottenuto, una specie di scomposizione e ricomposizione cubista della forma, ha reso l’opera di Jenny amata tra gli architetti di tutto il mondo. “Le fotografie della Okun” ha detto Frank Gehry “vanno dritte all’anima dell’architettura”.
Durante la sua prima visita a Lecce la Okun, attratta dalla drammatica luce riflessa sulla famosa pietra tufacea di Lecce e dai tesori d’architettura barocca sparsi in tutto il Salento, ha creato una serie di fotografie applicando la tecnica che la contraddistingue principalmente alle sontuose chiese della città.
Nel dicembre del 2011, la Okun è ritornata a Lecce per creare una seconda serie di opere per la mostra inaugurale e la collezione permanente del Museo Storico della Città di Lecce.
“Guardare l’architettura” ha scritto la Okun “è come ascoltare la musica. Sono entrambe forme artistiche drammatiche che rivelano temi multipli e ripetitivi. E soprattutto entrambe richiedono tempo…quando fotografo un edificio, è come se stessi conducendo con la mia macchina fotografica mentre esploro i temi dell’architetto nello spazio e nel tempo. La stratificazione di forme armoniose che si sovrappongono crea variazioni nuove e giocose sul tema dell’architettura di partenza”.
Le fotografie del 1999 sono state tutte concepite nella macchina fotografica. Nell’ultima decade, invece, la Okun, un pioniere della stampa digitale del proprio lavoro negli anni novanta, ha sostituito la pellicola fotografica tradizionale con la fotografia digitale. Un confronto fra le foto di Lecce del 1999 e quelle del 2011 rivela un evidente espandersi della sua visione artistica, reso possibile in parte dalla tecnologia fotografica digitale. Ora la Okun combina le sue fotografie scattate in loco in tutto il mondo con avanzate manipolazioni digitali in Photoshop per creare immagini uniche allo stesso tempo familiari ma “dette in altre parole”. La libertà e il controllo offerte da Photoshop non hanno solo portato una più grande profondità di sensazioni nel lavoro della Okun, le hanno anche permesso di potersi confrontare con ogni soggetto che attiri la sua attenzione. Ci sono ancora edifici, si, ma anche paesaggi, giardini, sculture e nudi, piante e animali che evocano, nelle parole della curatrice Karen Sinsheimer “non solo queste realtà in se stesse ma la memoria soggettiva della Okun nello sperimentale”.

[Tratto da «Dreamscapes: l’Arte fotografica di Jenny Okun» di Garret White in Introduzione al catalogo della mostra «L’Arte fotografica di Jenny Okun 20 aprile-30 settembre 2012» tenutasi presso il MUST.

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BIOGRAFIA
Nata negli USA nel 1953
Scuola d’Arte: Wimbledon, Chelsea, Slade (Londra)
Studio a Londra e Los Angeles

MOSTRE PERSONALI
Craig Krull Gallery (Santa Monica), Numark Gallery (Washington), Claudia Carr Gallery (New York), Il Millione (Milano, Italia), Rhona Hoffman Gallery (Chicago), Bertha Urdang Gallery (New York), RIBA Gallery (Royal Institute of British Architects, Londra), Kashya Hildebrand (New York, Ginevra,), Zabriskie Gallerie (Parigi), Institute of Contemporary Arts, (Londra)

MOSTRE COLLETTIVE
UCLA Armand Hammer (Los Angeles), Tate Gallery (Londra), Laguna Art Museum (California), Albright Knox (Buffalo), American Center (Parigi), Museum of Modern Art (Oxford), Centre Pompidou (Parigi), Edinburgh Festival (Scozia), Hayward Gallery Annual (Londra), Brooklyn Museum (New York)

COLLEZIONI D’ARTE
Victoria and Albert Museum, Brooklyn Museum, Herbert F.Johnson Museum Cornell, Banker's Trust, Merril Lynch, Morgan Stanley, Citibank, Hewlett Packard, J.P. Morgan, Pepsico, Mobil, Texaco, Southern California Gas Corporation, Warner Brothers Music, Dreamworks Music, Mercedes, SONY, Global Crossing, Mazda, Westinghouse, Fox Studios, Bank of America, State Street Bank di Londra

POSTER E IMMAGINI DI PRODOTTI COMMERCIALI NEI MUSEI
J. Paul Getty Museum a Los Angeles (poster); Tate Modern a Londra (ombrello, maglietta, taccuino, quaderno per schizzi, cartoline); Whitney Museum a New York (copertina del libro, poster, stampe a tiratura limitata) per “American Visionaries” : Selections from the Whitney Museum of American Art” (Visionari Americani: Selezioni del Whitney Museum di arte Americana)

OPERA E TEATRO
Don Giovanni è stato messo in scena a in Los Angeles dalla El Dorado Opera Company nel 2006, diretto da Richard Sparks al El Portal Theatre. La Okun ha creato 90 fotomontaggi che sono stati proiettati sui muri del palcoscenico.
Brazilian Girls un filmato in loop di 30 minuti proiettato alle spalle del gruppo musicale. Tour 2009: Avalon Hollywood, Treasure Island Music Festival a San Francisco
Dulce Rosa, una nuova opera commissionata dalla LA Opera per la stagione lirica 2013 al Broad Stage di Los Angeles. Musica di Lee Holdridge e libretto di Richard Sparks Immagini proiettate di Jenny Okun

LIBRI
Dreamscapes: The Photographic Art of Jenny Okun (“Dreamscapes: L’arte Fotografica di Jenny Okun”) – Saggio critico di Karen Sinsheimer
Variations: The Architecture Photographs of Jenny Okun (“Variazioni: Le Fotografie d’Architettura di Jenny Okun”) - Prefazione di Thom Mayne. Saggi critici di Henry T. Hopkins e Michael Webb
American Photography: A Century of Images (correlato alla serie televisiva della PBS) (“Fotografi Americani: Un Secolo di Immagini”) di Vikki Goldberg e Robert Silberman. Cronicle Books, San Francisco, Pagina 227
Nash Editions: Photography and the Art of Digital Printing (“Edizioni Nash: Fotografia e l’Arte della Stampa Digitale”) di Garrett White
The Full Body Project : Photographs by Leonard Nimoy (“Il Progetto Full Body: Fotografie di Leonard Nimoy”) (disegni a carboncino di Jenny Okun)
Building Sights della TV BBC2 per cui ha scritto e presentato "Blackburn House, Hampstead", 10 min. (Ottobre 1989)